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HIV, integratori multivitaminici e di selenio promettenti, in fase iniziale, per frenare la progress

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silence®
view post Posted on 2/12/2013, 12:05     +1   -1




30 novembre 2013

Stando ai risultati di un ampio studio appena pubblicato su Jama, l’assunzione di integratori multivitaminici e a base di selenio nelle fasi iniziali dell’infezione da HIV può rallentare la progressione della malattia.

Il trial, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, mostra che la combinazione dei due integratori ha praticamente dimezzato il rischio di arrivare al punto in cui occorre iniziare la terapia antiretrovirale, mentre ognuno dei due tipi di integratori, da solo, non ha avuto alcun effetto significativo.

Quest’approccio ha già dimostrato in precedenza di ridurre la mortalità tra i pazienti sieropositivi, spiegano gli autori nell’introduzione, ma gli studi sull’argomento si sono concentrati su soggetti già in uno stadio avanzato della malattia, con comorbidità importanti come la tubercolosi, oppure che avevano già cominciato la terapia antiretrovirale .

Lo studio appena pubblicato, realizzato in Botswana, è il primo a studiare l'effetto dell’assunzione di micronutrienti sotto forma di integratori in pazienti che avevano ancora una conta delle cellule CD4+ superiore a 350 per microlitro e che non avevano ancora iniziato la terapia con antiretrovirali durante lo studio.

Un’implicazione del lavoro è che "potrebbe non sempre essere necessario utilizzare un farmaco anti-HIV per ottenere almeno una parte di quello che ci si prefigge con la terapia" ha commentato David Wohl, della University of North Carolina di Chapel Hill, non coinvolto nello studio. L’esperto ha sottolineato come un intervento semplice e poco costoso potrebbe avere "effetti dimostratisi abbastanza profondi" e che hanno frenato il declino della funzione immunitaria.

Gli autori del trial, coordinati da Marianna Baum, della Florida International University di Miami, hanno arruolato 878 pazienti sieropositivi infettati dall’HIV di sottotipo C e che avevano una conta mediana delle cellule CD4+ di 420 per microlitro al momento dell’arruolamento. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a quattro bracci diversi: placebo, micronutrienti, selenio o micronutrienti più selenio, assunti ogni giorno.

Gli integratori multivitaminici contenevano tiamina, riboflavina, niacina, vitamina B6, vitamina B12, acido folico e vitamine C ed E, mentre l’integratore a base di selenio conteneva 200 mg dell'oligoelemento.

L'endpoint primario era la progressione dell'HIV, definito originariamente come il raggiungimento di una conta dei CD4+ inferiore a 200 per microlitro. A causa di un cambiamento delle linee guida nazionali nel marzo 2008, i ricercatori hanno poi ridefinito la progressione dell'HIV come il raggiungimento di una conta dei CD4+ inferiore a 250 cellule per microlitro.

Nell’analisi di regressione di Cox, aggiustando i dati in base a una serie di fattori e tenendo conto delle interazioni tra gli integratori, solo la combinazione dei micronutrienti più selenio ha mostrato un effetto significativo.

Dopo un follow-up mediano di 24 mesi, la combinazione dei due tipi di integratori si è associata a una riduzione del rischio di progressione del 54% rispetto al placebo (HR aggiustato 0,46; IC al 95% 0,25-0,85; P = 0,01).

Il tasso di eventi assoluto è risultato di 4,79 per 100 anni-persona nel gruppo trattato con la combinazione contro 9,22 per 100 anni-persona nel gruppo placebo.

Invece, l’assunzione degli integratori non ha avuto alcun effetto sulla carica virale.

Sul fronte della tollerabilità, gli eventi avversi segnalati sono stati considerati come poco probabilmente correlati all'intervento e non si sono registrate differenze significative tra i diversi gruppi per quanto riguarda l’incidenza dei decessi correlati all’HIV.

Gli autori concludono, quindi, che in una popolazione di pazienti sieropositivi naive alla terapia antiretrovirale, l’assunzione di integratori multivitaminici e a base di selenio si è rivelata sicura e ha ridotto in modo significativo il rischio di calo delle difese immunitarie e di morbidità. Pertanto, aggiungono, una supplementazione con micronutrienti potrebbe essere utile ed efficace se iniziata nelle fasi iniziali della malattia.

M.K. Baum, et al. Effect of micronutrient supplementation on disease progression in asymptomatic, antiretroviral-naive, HIV-infected adults in Botswana: A randomized clinical trial. JAMA 2013; 310(20): 2154-2163; doi:10.1001/jama.2013.280923.
www.pharmastar.it/index.html?cat=search&id=13117
 
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