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In futuro vaccini per le malattie psichiatriche

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silence..
view post Posted on 25/8/2013, 18:21     +1   -1




22 agosto 2013

Quella dei vaccini è una delle scienze più 'giovani'. Ma ha accelerato come poche, soprattutto negli ultimi anni: dalla recente scoperta del vaccino contro la meningite B, alle ultime cure con la terapia genica, i balzi compiuti sono enormi. Ma gli immunologi, riuniti a Milano per il loro convegno internazionale, guardano soprattutto al futuro, e pensano già a un vaccino unico per tutte le influenze, a quello 'ritarda-cancro', o alla vaccinazione come prevenzione di alcune malattie psichiatriche. Senza, però, evitare un pizzico di auto-critica, per non essere ancora riusciti a escogitare un vaccino efficace contro l'Hiv.

''I vaccini - dice Rino Rappuoli, responsabile globale della Ricerca Vaccini di Novartis - hanno l'abilità di curare o prevenire la maggior parte delle patologie infettive dell' infanzia, ma ci sono ancora malattie che non si possono combattere in questo modo. Solo da pochissimo è stato elaborato un vaccino per il meningococco B, uno dei ceppi che ancora non era coperto. Ma la sfida per il futuro è quella di estendere l'uso dei vaccini, per arrivare a utilizzarli come arma per mantenere la gente in salute. Ad esempio per ritardare l'avvento del cancro, donando grandi vantaggi alle generazioni future.

Un'altra sfida è quella di trovare il vaccino contro l'HIV: non stiamo facendo molti progressi, o ne stiamo facendo di troppo piccoli. Ma continuiamo a provare, ed è possibile che si raggiunga qualcosa di concreto entro i prossimi dieci anni''.

Nella lotta alle malattie, spiega il premio Nobel per la medicina Rolf Zinkernagel, ''è tutta questione di evoluzione.

Prendiamo ad esempio il virus dell'influenza: muta ogni anno, e la ricerca e la scienza inseguono queste mutazioni elaborando cure e vaccini sempre nuovi, che di nuovo vengono superati dall'evoluzione del virus. E' frustrante. Ciò che però possiamo fare è usare ciò che la natura e l'evoluzione non hanno mai usato: molecole create in laboratorio che funzionino da antibiotici, o da antivirali, o usare gli stessi virus per portare i farmaci e le cure all'interno delle cellule. Dobbiamo insomma accelerare l'evoluzione in laboratorio su queste molecole: è la via giusta per riuscire a battere le malattie''.

''Le armi immunologiche - commenta Gianvito Martino, direttore Neuroscienze al San Raffaele di Milano - hanno sempre più importanza nella medicina: oggi le utilizziamo contro malattie come la sclerosi multipla, per la quale siamo vicini a concepire una terapia efficace. Anche nell'ictus queste armi hanno la loro importanza. In futuro il ruolo dell'immunologia sarà sempre più importante, arrivando ad esempio a coinvolgere anche le malattie psichiatriche. Diversi studi, infatti, evidenziano il legame tra sistema immunitario e patologia psichiatrica, come avviene ad esempio per la schizofrenia.

Ad oggi, però - conclude - non siamo ancora pronti per confrontarci con cure per malattie come Alzheimer e Parkinson; ma abbiamo gettato le basi, compreso i meccanismi di base, e ci siamo incamminati nella direzione giusta''.

www.pharmastar.it/index.html?cat=search&id=12063
 
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*Loris*
view post Posted on 25/8/2013, 19:49     +1   -1




ciao Sile contento di rileggerti. questa delle malattie psichiatriche, del legame col sistema immunitario, mi giunge nuova ... però non si sa mai. certo che bisogna trovare il modo di esserci tra 100 o più anni, per poter verificare queste affermazioni. sad2 sad2 sad2
 
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silence..
view post Posted on 25/8/2013, 20:02     +1   -1




Ciao loris, ho fatto qualche giorno di vacanza e ora posso anche aspettare 100 anni e capire se sono sieropositiva o schizofre :woot: :P :wacko: nica
 
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*Loris*
view post Posted on 26/8/2013, 07:04     +1   -1




:D
 
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3 replies since 25/8/2013, 18:21   24 views
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