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Linfomi HIV-associati, la mortalità non è cambiata con la terapia antiretrovirale

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silence..
view post Posted on 30/7/2013, 10:16     +1   -1




29 luglio 2013

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, la sopravvivenza dei pazienti con linfoma associato all’HIV non è migliorata da quando è disponibile la terapia antiretrovirale, ma è rimasta costante. Il ruolo dell’HIV nella patologia neoplastica è sostanzialmente ascrivibile alla immunodepressione, con conseguente predisposizione alla comparsa di tumori virus-associati, tra cui linfomi (associati ad EBV), sarcomi (HHV8) e carcinomi della cervice uterina (HPV). L'introduzione della terapia antiretrovirale ha cambiato la storia naturale dell'infezione da HIV, aumentando il tempo di sopravvivenza, ma rendendo ancor più rilevante la patologia neoplastica che è diventata la prima causa di morte nei soggetti infettati con HIV. Un gruppo di esperti della University of North Carolina ha valutato le differenze nella sopravvivenza tra pazienti con HIV e con diversi tipi di linfoma associati all’infezione, diagnosticati in periodi di tempo differenti, per valutare l’impatto della terapia antiretrovirale sulla sopravvivenza. In totale sono stati analizzati 476 pazienti negli Stati Uniti con linfoma di Hodgkin (HL), linfoma non-Hodgkin (NHL), linfoma a grandi cellule B (DLBCL), linfoma di Burkitt (BL), linfoma primitivo del sistema nervoso centrale (PCNSL) e altri tipi di linfoma NHL, tra il 1996 e il 2010. I dati dello studio hanno mostrato che i linfomi HIV-associati erano eterogenei ed erano cambiati dall’inizio dell’era della terapia antiretrovirale. La presentazione clinica dei differenti tipi di linfomi era molto variabile nel periodo in studio (79 HL, 201 DLBCL, 56 BL, 54 PCNSL, e 86 altri tipi di NHL). I cambiamenti istologici nella proporzione di BL rispetto ad altri sottotipi di NHL erano in aumento. I pazienti diagnosticati più recentemente avevano un età più avanzata, erano più frequentemente di sesso maschile (principalmente Latino Americani), MSM (men who have sex with men) e con precedenti patologie associate all’AIDS. Essi avevano una probabilità superiore di ricevere già la terapia antiretrovirale al momento della diagnosi di linfoma, di avere una conta di CD4 più elevata e un miglior controllo dell’infezione. La diagnosi più recente non era associata a una riduzione della mortalità. Il 61,6% dei pazienti con HL-associato all’HIV era in vita dopo 5 anni dalla diagnosi di linfoma, rispetto al 50,5% dei pazienti con BL, il 44% di quelli con DLBCL, il 43,3% dei pazienti con altri NHL e il 22,8% dei pazienti con PCNSL. I pazienti che hanno ricevuto la diagnosi di linfoma mentre erano in terapia antiretrovirale avevano una mortalità doppia, il che suggerisce importanti differenze biologiche tra lo sviluppo di tumori in presenza o meno della terapia antiretrovirale.
Questi dati, spiegano gli autori, devono comunque essere confermati con altri studi. I risultati sottolineano, comunque, la necessità di capire più approfonditamente la biologia dei linfomi e di ottimizzare il trattamento per ridurre la mortalità nell’era più moderna della terapia antiretrovirale.

www.pharmastar.it/index.html?cat=search&id=12003

e ce ne siamo accorti. Ciao Gex...mi manchi.
 
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*Loris*
view post Posted on 30/7/2013, 17:58     +1   -1




:cry:
 
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1 replies since 30/7/2013, 10:16   103 views
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